L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’inclusione sociale delle persone detenute attraverso l’interazione con individui della società civile al di fuori del circuito carcerario. Abbiamo selezionato delle famiglie che si sono offerte volontariamente per accogliere nelle loro abitazioni detenuti senza amici e familiari nel territorio, condividendo insieme il pranzo pasquale. Cinque famiglie di Milano e dintorni hanno ospitato cinque detenuti del carcere di Bollate, autorizzati dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Il progetto è sostenuto dal PRAP di Milano e dal Garante dei detenuti del Comune di Milano, Dr. Francesco Maisto.
La seconda edizione di questa iniziativa mira a promuovere l’inclusione sociale delle persone detenute attraverso l’interazione con individui della società civile esterni al circuito carcerario. In questa occasione siamo riusciti ad allargare la disponibilità ad altri istituti della provincia di Milano (Carcere di San Vittore e Carcere di Bollate) così come della Provincia di Monza (Carcere di Sanquirico). Anche questa volta abbiamo selezionato famiglie che si sono proposte volontariamente. ll risultato ottenuto in termini di partecipazione è stato straordinario, con diverse famiglie disposte ad accogliere nelle loro abitazioni detenuti senza amici e familiari nel territorio, per condividere insieme il pranzo pasquale.
L’iniziativa è stata apprezzata dal Tribunale di Sorveglianza di Milano e sostenuta dal PRAP di Milano e dal Garante dei detenuti del Comune di Milano, Dr. Francesco Maisto.